venerdì 12 aprile 2013

Sciarpe assassine e Primavere lontane


L'inverno si trova bene qui e fa occupazione abusiva in un periodo che non è e non dovrebbe essere più il suo. La Primavera dal canto suo, si fa annusare ma è come una donna insicura e dubbiosa: un passo avanti e 15 indietro.
Questo comporta destabilizzazione alla flora e alla fauna. Se provate a sedervi su una panchina e vi guardate intorno c'è da mettersi le mani nei capelli. C'è chi attraversa la piazza con passo veloce e con le mani infilate nelle tasche di piumini che vorrebbero tanto andare in letargo nell'armadio, chi propone con un principio di congelamento le prime giacchine leggere che non se la sentono troppo, come degli studenti impreparati che non hanno studiato la lezione e stanno per essere interrogati. C'è chi esagera, violentandosi addirittura con delle maniche corte (i maschi) e qualche pancia scoperta (le femmine) appena spunta un raggio di sole passeggero. Sono quelli che però contemporaneamente indossano anche un cappellino di lana. Sono quelli che ancora non sanno che superati i 30 le conseguenze di questo abbigliamento sono tragiche. C'è chi ritrae il collo nelle sciarpone, chi non mette più le calze, chi va in giro scollacciato, chi non chiude la giacca sventolando due ali pesanti come le imposte delle finestre. C'è chi ha freddo e nega di avere freddo. Chi ha freddo e si lamenta del freddo (solitamente sono gli stessi esemplari che appena c'è qualche grado in più si lamentano che fa troppo caldo). C'è chi non dice niente e cammina con lo sguardo perso probabilmente cercando di capire se è riuscito ad azzeccare l'abbigliamento del giorno. Se verso mezzogiorno morirà di caldo. E se verso sera perderà definitivamente l'uso delle falangi. C'è chi non esce senza ombrello, oggetto ormai trasformato in imprescindibile accessorio insieme a orecchini e orologio. Ma c'è anche chi l'ombrello non lo prende mai per principio e poi tira giù i santi del paradiso un giorno sì e uno no. Intanto il prunus fiorisce in aggressive esplosioni di petali rosa negli angoli delle città facendosi spazio tra alberi rinsecchiti che sembrano più morti che vivi e cespugli bruciati dalla neve e da un inverno davvero prepotente.
Cioè, Tempo... parliamone, che problema hai?

E a voi carini, che continuate a passare imperterriti da qui... grazie... che mi avete tenuto il riscaldamento acceso per tutto questo tempo.
Bentornati.


9 commenti:

Albo ha detto...

Non ti dico com'è qui a Palermo il tempo allora, perché poi sentirei gli insulti fin qui :D

PS: che bello rivederti all'opera!

runei ha detto...

finalmente Cipì!!quante volte sono passata sperando di vedere le stringhe delle tue scarpe al vento ..nel tuo racconto mi rivedo, sono quella senza calze!

CiPì ha detto...

ALBO... per caso ti fischiavano le orecchie ieri? Perché te ne ho tirate tante!!! :D
Per fortuna oggi la Sciarpa Assassina ha allentato la presa...ma non cantiamo vittoria troppo presto :)

PS: che bello che ti fai sempre un giro qui :)

RUNEI: eheheh! dai dai che se tiene fra poco si va al mare! Altrimenti andiamo tutti a casa di Albo dove la primavera è già arrivata!!! :D

gabry ha detto...

in sicilia si dice che questo è "il tempo r' mali vistuti" cioè il tempo di quelli vestiti male, perchè non si sa che mettersi, qualsiasi cosa ti metti addosso sbagli comunque.
ben tornata tesoro bello, è una meraviglia ritrovati!

CiPì ha detto...

:D
dovresti vedere come sono vestita oggi, sembro un manichino mal composto nella vetrina del negozio col cambio di stagione in corso.
Un bacio a te Gabry :)

Anonimo ha detto...

Bentornata tu, che da qui noi abusivi non ce ne siamo mai andati. :-)

CiPì ha detto...

mamozzi, ti voglio bene :*

Anonimo ha detto...

Che bellooo il tuo blog. Complimentiii. *_*
www.emotionally.eu

CiPì ha detto...

Ciao Sara!
Benvenuta!!!!

Grazie per i complimenti... qui non si aggiorna spessissimo ma ogni tanto capita... quindi se torni la porta è aperta! :)